Strutture a supporto della didattica

Una Rete Didattica Multifunzionale e Sostenibile per Agripolis - ReDiMeS

Il progetto, sostenuto dai dipartimenti TESAF e DAFNAE e finanziato dall’Ateneo, mira alla realizzazione di una “rete” ecosostenibile e multifunzionale di contesti didattici nel campus di Agripolis che possa offrire agli studenti un ruolo da protagonisti: nello studio attivo, esperienziale e di gruppo, nella didattica task-based, ma anche nei momenti ricreativi della vita del campus. Il progetto è esso stesso espressione della creatività e dell’iniziativa di studenti e ricercatori (riuniti nel gruppo “Agripolis Sostenibile”) che in concerto con i dipartimenti proponenti ha utilizzato le proprie conoscenze tecniche specifiche di ogni ambito per creare un progetto unitario e compartecipato. Le iniziative proposte vogliono veicolare in modo esperienziale i valori fondamentali condivisi dai corsi di studio dei dipartimenti proponenti: la diversità (biologica e culturale), la sostenibilità e la stabilizzazione climatica, anche migliorando ed espandendo i sistemi biologici presenti che sono materiale fondamentale per la didattica e la sperimentazione nei Corsi di Studio coinvolti. Inoltre, a fronte di una diminuita capienza delle strutture didattiche dovuta alle condizioni di emergenza sanitaria, tali azioni aumentano le opportunità di incontro in luoghi aperti attrezzati per le attività formative di gruppo e insieme diminuiscono la dipendenza da spostamenti in autobus per le esercitazioni tecnico-pratiche e le emissioni complessive connesse. Tali nuovi contesti didattici vedranno coinvolti gli studenti nelle fasi di realizzazione, fruizione e manutenzione. 

Figura 1: Localizzazione degli interventi legati al progetto RediMes.

Il progetto si fonda su 4 iniziative didattiche interconnesse: la creazione di due contesti attrezzati multifunzionali e di due aree verdi didattico-dimostrative. Il primo contesto didattico ha puntato al recupero di una piattaforma esterna preesistente nel campus tramite la realizzazione di una copertura in legno dotata di tetto verde e rain-garden per riciclare i deflussi idrici. A questo si unisce l’installazione di facilitazioni per la didattica esperienziale per diversi Corsi di Studio e di sedute/tavoli per promuovere incontri ricreativi e culturali con attenzione all’inclusività e alla sostenibilità dei materiali.

 

Figura 2: area di destinazione e rendering della copertura dotata di tetto verde e circondata dal giardino di piante alimurgiche
(foto: E. Narne, M.F. Lumini, M. Lui).

Il secondo intervento, chiamato "Arcipelago della biodiversità", ha scopo di rigenerare il cortile interno del Pentagono, a lungo inutilizzato. Nel cuore del Pentagono sono previste installazioni con finalità simili al contesto attrezzato esterno, ma maggiormente indirizzate alla socialità ed alla condivisione.

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Figura 3: Rendering della rigenerazione dello spazio interno al Pentagono, come previsto dal progetto "Arcipelago della biodiversità"
(foto: E. Narne, M.F. Lumini, M. Lui).

Le aree verdi didattico-dimostrative includono:

1.     un prato stabile semi-naturale costituito da specie autoctone, per le esercitazioni pratiche sulle formazioni erbacee, per l’aumento della biodiversità legata agli insetti e come dimostrazione funzionale a basso impatto ecologico di gestione alternativa al prato raso (con diminuzione dei costi di sfalcio e di emissioni); 

Figura 4: Vista aerea della realizzazione del prato ad alta biodiversità
(foto: M. Gallo).

2.      il miglioramento ecologico del bosco planiziale preesistente nel campus con azioni specifiche per l’aumento della biodiversità (come la messa a dimora di specie autoctone e l’aumento della necromassa) e per l’aumento della sua fruibilità didattica (sentieri e cartellonistica).

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Figura 5: Alcune fasi della messa a dimora delle specie nemorali nel bosco didattico di Agripolis
(foto: G. Pasqualotto).